OILI’ OILA’ è del 1885 ed ha come protagonista la bellissima Carmela, capace di far battere il cuore del suo pretendente ogniqualvolta la vede. I versi sono di colui che da tutti viene riconosciuto come il più grande poeta che Napoli abbia avuto, Salvatore Di Giacomo; la musica è di Pasquale Mario Costa, il suo musicista preferito, la sua anima gemella.

Frequentava la facoltà di Medicina, S. Di Giacomo, presso l’Università Federico II di Napoli; ma un giorno, nell’ ipogeo della sala di anatomia a Sant’Andrea delle Dame, accadde un episodio spiacevole: un inserviente, che portava con sé una cesta di membra umane per la lezione di anatomia, scivolò per le scale rese viscide dall’umidità e gran parte del contenuto della cesta andò a finire, guarda caso, tra i piedi di Di Giacomo, che ne rimase inorridito, per cui il giorno seguente non si presentò più in facoltà.
Così, per un medico mancato, abbiamo avuto un grande poeta, scrittore, giornalista e commediografo. Ancora oggi la brava attrice napoletana Lina Sastri porta in giro nei teatri italiani la commedia Assunta Spina del nostro don Salvatore.
Vittorio Paliotti nella sua Storia della Canzone napoletana ricorda un aneddoto divertente a proposito di questa canzone: “Oilì Oilà fu tenuta a battesimo contemporaneamente da due orchestre, una in Piazza Plebiscito, dove il pubblico fischiò e l’altra alla Villa comunale, dove il pubblico applaudì. Si formarono due cortei che s’incontrarono a mezza strada, dandosele di santa ragione.”
E’ superfluo precisare che una canzone nuova, a quel tempo, non poteva essere lanciata attraverso gli attuali mezzi radiofonici e televisivi, ma veniva direttamente presentata al pubblico in piazza o in teatro.

Di P. Mario Costa dirò che era originario di Taranto e che a Napoli si era diplomato in pianoforte e composizione presso il Conservatorio S.Pietro a Majella. Musicista di grande spessore artistico, era apprezzato e famoso autore di Romanze, musica da camera e di operette: famosissima la sua "Scugnizza".